Una giornata al Salone del Libro di Torino 2023
Più di 20mila passi, due borse piene di libri e una bella giornata passata con il mio giornalista preferito: mio padre
Ho deciso di provare a scrivere questa newsletter, un po’ diversa dal solito perché monotematica, in due momenti. Il primo in pre-partenza e il secondo una volta tornata dalla mia prima volta al Salone del Libro di Torino.
Mi sento come quando ero bambina e alle elementari non riuscivo a dormire la sera prima di una gita. L’entusiasmo c’è, i soldi da spendere pure. Direi che non manca niente, visto che ho anche un compagno d’avventura d’eccezione: mio padre.
Ora, una persona organizzata avrebbe studiato la mappa del Salone in lungo e in largo. Io, che evidentemente sono una persona disordinata anche in queste cose, ho aperto la mappa mentre sto scrivendo la newsletter per rendermi conto che è stata fatta da una persona che probabilmente riesce a vedere anche attraverso i muri. Ma io, che senza occhiali non vedo un cazzo e anche con gli occhiali a volte non sono infallibile, non riesco a leggere niente, quindi ho deciso di lasciar perdere. Vagheremo per i tre padiglioni (!!) alla ricerca delle case editrici che ci interessano.
Quello che ho fatto, e mi vorrei stringere la mano da sola, è una lunga (lunghissima) lista di libri che vorrei acquistare. Di recente ho scoperto che tra i vari disturbi ossessivi compulsivi esistenti c’è anche la bibliomania (vi agevolo qui un articolo di Wired per capire meglio cos’è). Fortunatamente io i libri oltre ad acquistarli li leggo anche, bene così.
Insomma, il pre-partenza lo potremmo riassumere così: poche idee, molto confuse.
Scrivo la seconda parte della newsletter alle 22, seduta sul divano di casa dei miei dopo aver fatto più di 20mila passi tra SalTO e Torino. Le cose da raccontare sono tantissime. La prima è sicuramente che se mi avete seguita su Instagram (quanto mi sento influencer a dire questa cosa? Comunque, trovate il profilo IG della newsletter qui) avrete capito che non potrei mai e poi mai fare l’influencer per davvero. Avevo mille idee su cosa pubblicare e come raccontare il Salone, ma la batteria del telefono non è stata dalla mia parte, come anche le prese sul treno (grazie sempre a voi sapete bene chi).
Comunque, come avevo predetto abbiamo vagato per i tre padiglioni (o quattro, perché c’è anche l’Oval, di cui parleremo a breve), soffermandoci sulle case editrici che già conoscevamo e su quelle che ci incuriosivano di più. Ma proviamo ad andare con ordine. O meglio, con una serie di consigli per vivere al meglio l’esperienza al Salone del Libro di Torino 2023.
Scarpe comode. No tacchi, no ciabatte, no no no. Si cammina tanto, tantissimo. Si arriva a fine giornata praticamente distrutti, ma molto felici. E sarete ancora più felici se avrete indossato delle scarpe comode come ho fatto io, che posso confermarvi che le Adidas Samba sono le scarpe perfette davvero in ogni occasione, o quasi.
Il padiglione Oval ospita le grandi case editrici, come Mondadori e Feltrinelli. Non vi dirò di non passarci, ma al massimo di non spenderci tutti i vostri soldi.
Alcune case editrici, meno di quelle che magari potreste pensare, effettuano sconti e promozioni. Ad esempio Alter Ego ha una selezione di mini libri bellissima (qui sotto una foto di due volumetti della collana Gli Eletti) con la promo 1 x 4 euro, 3 x 10 euro. Io ne ho comprati 6, fate un po’ voi.
I punti dove mangiare e bere sono tantissimi. L’imbarazzo della scelta c’è, ma io comunque per il sì e per il no una borraccia con dell’acqua la porterei.
Soffermatevi agli stand delle case editrici che non conoscete. Lasciatevi influenzare dalle copertine, fate domande, chiacchierate con gli espositori. Probabilmente acquisterete quelli che diventeranno i vostri libri preferiti.
La sezione dedicata ai più giovani è bellissima e merita un giro.
La “colonna di libri” che troverete a darvi il benvenuto all’ingresso del Padiglione 1 è molto meno bella di quello che sembra da tutte le foto che avrete magari visto su Instagram. Scattare una foto sembra essere d’obbligo, ma capirete da soli che le vostre stories meritano di meglio.
Sì, esplorate lo stand di Libraccio. Tra i 60mila libri esposti troverete sicuramente qualcosa che fa per voi, a prezzi stracciati. Io ho comprato due libri che cercavo da mesi e ho speso meno di dieci euro.
Nel biglietto d’ingresso al SalTo è compreso l’accesso alla Pista 500: andateci! Non ve lo sto consigliando, ma quasi ordinando. Vi attenderà una salita di 15 minuti sulla storica rampa, con accesso dal Padiglione 1. Un’esperienza da fare per vedere uno scorcio di Torino dall’alto.
Cosa più importante: dite no alla fretta. Godetevi tutti i padiglioni, perdetevi e ripassate più di una volta davanti allo stesso stand, comprate quel libro su cui vi è caduto l’occhio appena entrati. Insomma, fate sì che la giornata sia da ricordare, e godetevela magari con la persona giusta, com’è stato nel mio caso.
📚 Case editrici e libri da acquistare
Una piccola e umile selezione di casa editrici con alcuni consigli per gli acquisti:
Quodlibet - Padiglione Oval, stand T17
Consiglio: Non lasciatevi ingannare dalle copertine bruttine.
Libri da acquistare: Un uomo che dorme di Georges Perec e La vita sessuale di Gugliemo Sputacchiera di Alberto Ravasio (letto ieri in treno, credo di non aver mai riso così tanto per un libro - che tra l’altro fa anche molto riflettere)NN Editore - Padiglione 3, stand R101
Molti di voi conosceranno già questa casa editrice, che io personalmente adoro.
Libri da acquistare: 7 di Tristan Garcia (uno dei miei libri preferiti), Atti di sottomissione di Megan Nolan.Alter Ego - Padiglione 3, stand Q47
Ne abbiamo parlato nell’intro della newsletter.Accento Edizioni - Padiglione 2, stand L56
Questa casa editrice sembra essere ormai una presenza fissa nella mia newsletter. Mi piace tantissimo la loro filosofia, che ci posso fare.
Libri da acquistare: Manuale di caccia e pesca per ragazze di Melissa Bank (ne abbiamo parlato in una newsletter precedente), Quasi di nascosto (antologia che penso vada letta per capire bene appunto la filosofia della casa editrice).
Delle altre case editrici vi parlo brevemente perché, per quanto riguarda alcune, ho acquistato senza conoscerle. Per esempio Racconti Edizioni (Padiglione 3, stand Q123-124), unica casa editrice in Italia e al mondo a pubblicare esclusivamente racconti, dove ho acquistato Tutti i nostri Premi.
Influenzata, invece, da TikTok, ho acquistato Cosmetica del nemico di Amélie Nothomb edito da Voland (Padiglione 3, stand N102). A spingermi, invece, all’acquisto de Il continente bianco di Andrea Tarabbia pubblicato da Bollati Boringhieri è stata la mia collega Rachele, che ringrazio tantissimo.
🗞 DA LEGGERE ONLINE
Per questa newsletter mettiamo (purtroppo) da parte il fritto misto per lasciare spazio a due articoli molto interessanti a tema SalTo ed editoria:
Presentare stanca di Vincenzo Latronico (Il Post)
Quanto guadagnano gli scrittori? da Booksletter, la newsletter di Morgan Palmas
Arrivata alla fine di questa newsletter so di per certo di non aver scritto una “guida” completa, ma ci ho provato e credo sia venuto fuori il lato più autentico di questa giornata passata tra i libri. Per chi andrà al SalTO: buon divertimento!
Per chi, invece, non ci andrà dirò solo: iniziate/continuate a supportare l’editoria, soprattutto italiana, perché è ricchissima di autori di scoprire e di storie che meritano di essere lette.