Ma davvero si può rimorchiare con Google Doc?
O anche: quando un articolo del Corriere della Sera ti apre un mondo di cui non conoscevi l'esistenza (e stavi bene anche così)
Rieccomi a parlarvi di dating dopo il successo della newsletter dedicata a Tinder, che continua ad essere la più letta (e ormai non mi sorprendo più di niente). Mentre facevo colazione mi sono imbattuta in un articolo del Corriere della Sera dal titolo: “La crisi di Tinder e simili e la “dating fatigue”.
All’apparenza nulla di sorprendente. Il solito articolo dove si racconta che l’utenza delle app d’incontri è calata negli ultimi anni perché il dating è frustrante, per varie ragioni. Si fanno pochi match (o non se ne fatto affatto), non si ricevono risposte, si chatta senza incontrarsi mai dal vivo ecc.
La Generazione Z non sta sulle app di incontri perché sempre meno vogliono riconoscersi in un orientamento sessuale “definito”. Oppure, perché preferiscono rimorchiare “alla vecchia maniera”. No, non uscendo e andando in locale, ma attraverso i social, Instagram in particolare.
Ecco qui che dopo una serie di banalità, si presenta davanti a me una porta che potrebbe rivelarsi un portone. Altro che app d’incontri, altro che social, adesso per trovare l’anima gemella (o presunta tale) si usa Google Doc.
Da giornalista curiosa sono rimasta tremendamente affascinata, ma anche un po’ perplessa. In buona sostanza, esistono piattaforme che ti permettono, inserendo pochissimi dati (sesso, età, luogo geografico) di accedere ad una serie di “profili” che rimandano a loro volta ad un file Word su Google Doc dove potete trovare un vero e proprio “cv dell’amore” del candidato ad essere un potenziale partner per la vita.
So che siete dei curiosoni come me quindi, provare per credere: Date Me Directory.
Al momento tra le opzioni non è disponibile l’Italia. Quindi, purtroppo, dovete accontentarvi di viaggiare un po’ per il mondo.
📚 LIBRI
Dopo un blocco del lettore durato praticamente più di un mese, sono tornata a leggere come al solito, complice anche la mia social detox che procede abbastanza bene. Al momento sto leggendo McGlue di Ottessa Moshfegh (Feltrinelli). Oggi, però, parliamo di Asimmetria di Lisa Halliday.
Il romanzo è suddiviso in tre parti, con l’ultima a fare da collante tra le prime due. La prima storia vede come protagonista Alice, 25enne di New York che lavora in una casa editrice e intraprende una storia d’amore con Ezra Blazer, noto scrittore. La seconda storia, invece, ci vede volare a Londra, più precisamente all’aeroporto di Heathrow, e ha come protagonista Amar, economista iracheno-americano che per ragioni che non vi sto a spoilerare rimarrà bloccato in aeroporto. La terza, e ultima, parte del romanzo vede come protagonista Ezra Blazer, nella trascrizione di un programma radiofonico di cui, anche qui, non vi anticipo nulla.
Se la prima parte non mi ha particolarmente entusiasmato, ho divorato la storia di Amar. Nel complesso, Asimmetria è un romanzo che consiglierei, come sto facendo in questo momento, anche per l’attualità di alcuni temi trattati.
Qui trovate un’intervista, pubblicata nel 2018, all’autrice.
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Non la newsletter più lunga del mondo (questa volta niente musica e Tinder date, sorry), ma comunque carina e interessante dai. Ci risentiamo presto ✨