Amiche di merda
Se non riesci a capire chi sia l'amica di merda nel tuo gruppo è perché probabilmente l'amica di merda sei tu :)
Sì, qualcuno doveva dirlo. Se non riesci a capire chi sia l’amica di merda nel tuo gruppo, è probabile che quell’amica sia tu. Io, ad esempio, non riesco ad individuarla. Ecco perché è probabile che l’amica di merda sia io.
Adesso che abbiamo già utilizzato la parola “merda” in due frasi, possiamo iniziare davvero con la intro della newsletter.
Un brutto caso di cronaca che riguarda TikTok mi ha fatto ripensare al mio primo cellulare, ricevuto alla cresima a 11 anni e negatomi dai miei genitori perché “ero ancora troppo piccola”.
Il mio primo primo vero cellulare, un Motorola con i tasti duri come il marmo, mi è stato regalato dai miei alla fine della seconda media. Quell’estate, oltre al cellulare e al mio primo mp3, ho anche avuto la mia prima vera delusione d’amore.
Ed ecco qui che entra in gioco l’amica di merda. Giulio, me lo ricordo ancora, veniva nella mia stessa spiaggia, quella dove vado da quasi 28 anni. Prima di conoscermi aveva fatto amicizia con una mia amica e il suo gruppetto. Io all’epoca ero esattamente come adesso: strana. Motivo per cui con loro non mi trovavo benissimo, ma la mia amica mi piaceva (ed era anche l’unica amica femmina che avevo), per cui le frequentavo anche se già al tempo avevo un ottimo radar per le persone odiose.
Ecco, un giorno, dopo aver conosciuto Giulio, ho detto alla mia amica che lo trovavo carino e le ho chiesto se poteva darmi il suo numero.
Sapete quando me lo ha dato? Quando lui è partito. Nonostante ci vedessimo in spiaggia tutti i giorni e passassimo del tempo insieme, io non avevo il coraggio di chiedergli il numero e preferivo aspettare la mia carissima amica.
Ecco, se vi innamorate di qualcuno, non fate come me. Invece di aspettare che la vostra bff vi dia il suo numero, dopo avervelo fatto penare, scrivetegli voi. Che lo facciate su Instagram o su Facebook non ha importanza, ma fate qualcosa.
Quell’estate poteva essere tutto meraviglioso, e invece è andata così, con io che gli scrivo per dichiararmi e lui che mi dice che è partito e chissà, magari ci rivedremo l’estate prossima. Ovviamente, non ci siamo mai più rivisti (e da quello che so lui adesso ha anche un figlio, quindi bene così).
Comunque, vi aspetta una newsletter molto colorata e piena di grafiche carine che ho fatto con Canva. Si vede che è quasi un anno che non usciamo, o quasi, dopo le 20?
Devo dire che la sera continua ad essere il momento più tragico della giornata. Escludendo alcune serate, dopo aver cenato sento scorrere dentro di me il vuoto cosmico.
MUSICA
Joe Biden, durante la cerimonia d’insediamento, ha detto che American Anthem è la sua canzone preferita.
Su Rockit ci raccontano che musica si ascolta durante le occupazioni scolastiche di questo periodo.
Mr. Loverman, Ricky Montgomery
Ho recuperato di recente Montgomery Ricky, disco del 2016 da cui proviene questa canzone. Questo brano mi piace così tanto che ho deciso di dedicargli la prima “cover” della sezione musica.Toothpaste Kisses, The Maccabees
Questa canzone racchiude tutto ciò che un cuore solitario vorrebbe sentirsi dire.Me and my broken heart, Rixton
Per tutti coloro che sono single da troppo tempo e ancora aspettano il famoso “calcio” d’inizio che sembra non arrivare mai.
LIBRI
Avevo questo libro in wishlist da mesi. Poi, proprio grazie alle storie di Giulia, ho scoperto che il formato Ebook era in offerta e l’ho subito acquistato. Subito è un parolone, perché sono riuscita a leggerlo dopo diversi giorni dall’acquisto, causa semi litigio con IBS.
Detto questo, avevo tante aspettative su questo libro e non sono state disattese. Romantic Italia racconta, in modo breve ma centratissimo, alcune delle più belle canzoni d’amore italiane. Giulia riesce a trasmettere la sua passione per la musica e per quel lato così soggettivo che caratterizza la musica e le sensazioni diverse che ognuno di noi prova ascoltando una canzone.
Sì parla di hit, ma anche di brani meno conosciuti, da Lucio Battisti a Liberato, dagli Stadio a Claudio Baglioni. E tutte le canzoni, nessuna esclusa, sono raccontante con la delicatezza e la precisione che mi aspettavo di trovare.
FILM E SERIE TV
Per farvi sentire ancora di più la mancanza delle serate in discoteca, vi consiglio Sono in lista, documentario del 2020 diretto da Andrea Paulicelli che racconta la storia e la trasformazione del clubbing a Milano.
Albi Scotti, giornalista di DJ Mag Italia e de Il Fatto Quotidiano, ci accompagna alla scoperta della “Milano della notte”, tra i proprietari di alcuni tra i più importanti locali milanesi, dal Plastic al Rocket, e i dj che hanno fatto la storia delle serate milanesi, come Lele Sacchi e Joe T Vannelli.
Il documentario parte dagli anni ‘70 e arriva ai giorni nostri, mostrandoci l’evoluzione della club culture milanese. A parte alcune scelte “tecniche” che non ho ben capito, l’ho trovato un documentario interessante e che, in un’ora e mezza, fa il suo dovere, raccontando le storie dei locali che amiamo e che, probabilmente, ci mancano davvero tanto. Lo potete trovate su Amazon Prime Video, tra i titoli in catologo che sono ancora disponibili gratuitamente.
CURIOSITA’
Dopo i vari vademecum pubblicati in questi mesi per curare il Covid a casa ecc, l’Aigo ne ha diffuso uno con 7 consigli per ordinare delivery sano.
Su The Vision si parla di dick pic non richieste, una delle grandi piaghe del nostro secolo.
Anche voi avrete utilizzato almeno una di queste scuse da quando siete in smart working.
Newsletter forse un po’ meno "ricca” delle solite. Avevo detto che sarebbe arrivata una volta ogni due settimane, ma avevo già iniziato a lavorarci e sono una persona impaziente, quindi ho deciso di mandarvela un po’ prima.
Vi anticipo che la prossima uscirà nel periodo di San Valentino e quindi sarà una newsletter a tema, forse.
Ah, ho iniziato a guardare Peaky Blinders. Ho finito ieri la terza stagione e, ragazzi, che manata! Davvero pazzesca e, cosa che mi ha fatto volare ancora di più, con una colonna sonora della madonna (che potete ascoltare qui).